Catalizzatori di scarico smontati dai veicoli per recuperare metalli preziosi. Sequestrati anche chiavi e un seghetto
ACQUASPARTA – 12 maggio 2022 – Quattro romeni sono stati denunciati per tentato furto aggravato in concorso e possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli. Secondo gli inquirenti il loro obiettivo erano le marmitte catalitiche delle auto da cui, una volta smontate, si ricavano metalli preziosi come il palladio, il platino e il rodio. Oltre a un set di chiavi meccaniche, i carabinieri li hanno trovati in possesso di guanti in lattice, un seghetto elettrico a batteria, cinque lame a sega per ferro ed altro materiale. Gli stranieri sono stati fermati, nel corso della notte di martedì, nei pressi di Acquasparta, lungo la strada provinciale Tiberina, a bordo di una Seat con targa francese grazie a una segnalazione.
I carabinieri di San Gemini e quelli del N.O.R.M. della compagnia di Terni hanno intimato l’alt alla vettura. Poco prima i quattro pregiudicati romeni, tra i 28 e i 39 anni, erano stati notati nella zona industriale di Acquasparta, in località Capanne. Uno di loro ha lanciato dal finestrino un catalizzatore di scarico di una vettura, appena tagliato. Dai successivi controlli nella zona industriale i carabinieri hanno accertato che erano stati effettuati anche dei furti su una Renault Clio e su un furgone Ford Transit. Altre due marmitte sono state recuperate nel fosso antistante la strada Tiberina, pronte per essere poi recuperate.
Attività tecniche hanno permesso di recuperare anche alcune immagini utili alla comparazione con i quattro stranieri identificati. A carico dei rumeni sono stati inoltre avviati provvedimenti amministrativi per impedire loro il ritorno in alcuni Comuni della provincia di Terni. Tutto il materiale trovato in possesso degli indagati è stato posto sotto sequestro (fotografia di copertina), ad eccezione di un catalizzatore, del valore di alcune centinaia di euro, che è stato restituito al legittimo proprietario.
(Fonte: Corriere Dell’Umbria)